Questa è una storia vera. Giornata di tirocinio al mio corso di Counseling. Siamo in otto. Il nostro supervisore sceglie a turno una persona che ricopre il ruolo di Counselor, che a sua volta sceglie a chi affidare il ruolo di cliente. Il finto cliente porta un suo tema, mentre il Counselor mette in campo tutte le sue doti di empatia, attenzione ed ascolto, accompagnando il cliente sulla strada della comprensione e della risoluzione. Ho deciso di portare il tema del denaro. Le mie difficoltà economiche mi stanno creando grande disagio; non riesco a guadagnare abbastanza per vivere serena e arrivo alla fine del mese con l’acqua alla gola. Ho un buon lavoro e uno stipendio normale, non dovrei avere questi problemi; invece li ho.

Attendo con ansia il mio turno. Uno dopo l’altro vengono scelti i miei compagni, chi per il ruolo di Counselor, chi come cliente. Continuo ad alzare la mano ma nessuno mi sceglie. Finisco per ultima. Ora tocca a me per forza. Finalmente il supervisore mi chiama per impersonare il Counselor. Era ora. Purtroppo non posso chiamare me stessa a fare la cliente, devo scegliere qualcuno. E così il mio tema oggi non verrà trattato. La cosa mi irrita parecchio. Scelgo Annalisa che ha alzato la mano. Nonostante l’irritazione, cerco di mettere in pratica ciò che mi hanno insegnato: rimanere centrata ed essere totalmente presente per la mia cliente. Annalisa inizia a parlarmi del suo tema: “Il tema che vorrei portare oggi è il mio rapporto difficile con il denaro”. Ah!!! Resto a bocca aperta, mentre lei continua “Ho grosse difficoltà a gestire le mie risorse economiche, ad arrivare a fine mese nonostante io percepisca un buon stipendio, e ho questo problema da sempre”. Lo stesso tema. Esposto come lo avrei esposto io. E ora tocca a me, nel ruolo di Counselor, trovare le parole giuste e la direzione giusta per dare alla cliente il sostegno che avrei voluto ricevere io dall’altra parte.

Coincidenza? O Sincronicità? Dovevo forse lavorare su quel tema, ma guardandolo dalla prospettiva opposta?

Ciò che chiamiamo coincidenza è solo un fenomeno esterno non causato da noi. Ci capita. Esistono  coincidenze banali che finiscono solo col farci fare una risata quando ce ne accorgiamo: per esempio, pensiamo a una persona che non vediamo da molto tempo e quella persona ci telefona quello stesso giorno. Capita.

Ci sono coincidenze che ci cambiano la vita. Un uomo che conosco, di Milano, era a Roma per il servizio di leva e si è fermato per strada a chiedere un’indicazione. Gli è capitato di fermare una bella ragazza romana che, indicandogli la strada, gli ha sfoderato un meraviglioso sorriso che lo ha colpito immediatamente. L’uomo si è fermato a fare due chiacchiere con la ragazza. Ora vivono a Milano, sono sposati e hanno due figli.

Coincidenza o Sincronicità? Carl Gustav Jung, padre della Sincronicità, definisce tali quelle situazioni non causate da noi che hanno un’importante rilevanza nella nostra vita. Coincidenze significative. Chiedete storie di coincidenze significative alle persone che conoscete, ognuna di loro ve ne racconterà almeno una. Esistono miliardi di storie di Sincronicità.

Ecco un’altra storia incredibile. A pranzo con un’amica le arriva questo messaggio su wattsapp: “Tanti auguri Manuela!!!”. A mandarglielo è una cliente del suo centro estetico. La mia amica, che si chiama davvero Manuela, fa una faccia allibita e mi guarda con occhi stupiti. “Ma non è il tuo compleanno?!” Le dico io. Avrà sbagliato. Lei risponde: “No, non è il mio compleanno. Però proprio oggi sono stata concepita. I miei genitori me lo ricordano sempre, sono sicuri che sono stata concepita in questa data, e anche io e mio marito ci scherziamo ogni anno, lui mi fa gli auguri come se fosse il mio secondo compleanno. Ma non lo sa nessun altro a parte i miei genitori e mio marito. Davvero, non l’ho mai raccontato a nessuno!”. Suona nuovamente la notifica di wattsapp. La cliente ammette di aver sbagliato Manuela e si scusa. Una storia incredibile. L’idea che qualcuno volesse farle gli auguri per essere stata concepita proprio quel giorno aleggiava nell’aria. Sembra davvero che l’universo si diverta a mandarci dei messaggi.

Quando mi chiedono di raccontare la sincronicità più importante della mia vita, la mia prima risposta è il tema natale. Il fatto di nascere in un certo luogo in un certo istante, dal punto di vista dell’astrologia psicologica, determina ciò che siamo, definisce l’impronta del nostro carattere, le nostre potenzialità, le lezioni che dobbiamo imparare. E’ la base della nostra personalità.

E insieme a educazione, società, livello di consapevolezza, esperienze e numerosi altri fattori, influenza ciò che siamo oggi. Tutto si mischia, ma la base resta la stessa: il momento della nostra nascita. Ogni tanto mi chiedo: se fossi nata un paio d’ore dopo, avrei quell’aspetto sfavorevole tra Luna e Nettuno che mi rende così difficile riuscire a esercitare un controllo delle mie emozioni? Certo, se non avessi quell’aspetto sarebbe più semplice la mia vita. Ma non sarei ciò che sono. Questa è la Sincronicità.

Questa è la Sincronicità di tutti noi. Se volete saperne di più sulla Sincronicità vi consiglio il libro di Robert Hopcke “Nulla succede per caso”, contiene moltissime storie vere vissute personalmente dall’autore. Provate a pensare a una vostra storia, a una coincidenza significativa che vi ha toccato personalmente. Chissà che il fatto che stiate leggendo ora questo articolo non sia solo un caso 🙂

ARTICOLO DI:
Chiara D’Angelo
Astrologa e scrittrice

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