Durata del transito: 17 dicembre 2020 – 7 marzo 2023
I transiti in quanto movimenti dell’universo, anche quando non toccano qualche punto vitale della nostra carta natale, hanno un’energia che influenza il nostro mondo e ciò che ci gravita intorno. Il pianeta che “cambia segno” si colora di un’energia diversa che può essere utilizzata naturalmente per agevolare gli eventi o plasmare le intenzioni. Basta conoscere con quale energia abbiamo a che fare.
17 dicembre 2020: ingresso definitivo di Saturno in Acquario. Che significa?
Saturno è il pianeta del rigore e della disciplina, ma è anche il pianeta della struttura e della costruzione. Ha percorso il segno del Capricorno per tre anni, obbligandoci negli ultimi tempi ad assaporare alcune sue lezioni nel modo più amaro possibile: responsabilità, isolamento, realismo e rispetto delle regole.
La vicinanza di Plutone ha innescato la potenza del pianeta arrivando al punto di metterci alla prova in maniera particolarmente severa.
Ma che succede ora che Saturno si allontana da Plutone e arriva in Acquario? Passare dall’elemento Terra all’elemento Aria potrebbe permetterci di riprendere fiato, ma questo passaggio può avere dei risvolti ancora più significativi.
Anticamente, come il Capricorno, anche l’Acquario era governato da Saturno, anche se i due segni ci parlano di un Saturno molto diverso. Se il tema del pianeta sono sempre le regole, la severità, la disciplina, in Capricorno non può che essere lo spirito del rimettersi in riga a farla da padrone; mentre in Acquario è più un rivoluzionare gli assetti esistenti per raggiungere un nuovo ordine delle cose. Nuove regole dunque, ma anche nuove strade che ci portano verso il futuro.
Con l’Acquario il “dover fare le cose” significa farle con una mente più aperta, progressista, sperimentale. Abbandonare vecchi assestamenti che non funzionano per aprire le porte a nuovi modelli, nuove risposte, soluzioni innovative.
L’ultima volta che Saturno ha attraversato il segno dell’Acquario era il lontano 1991, un’era di grande rivoluzione informatica che ci ha dato accesso per la prima volta a quel World Wide Web che oggi mette in connessione tutto e tutti. Cosa porterà questo nuovo ciclo acquariano? Siamo impazienti di scoprirlo.
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La grande congiunzione di Saturno e Giove
Il mondo dell’astrologia e dell’astronomia sono in subbuglio per l’evento che non si verificava da più di 400 anni. Il 21 dicembre 2020 Saturno e Giove hanno fatto un avvicinamento incredibile e piuttosto raro, in concomitanza con il solstizio d’inverno. Ma cosa possiamo dire dei due pianeti in congiunzione? Sono due pianeti concettualmente opposti, perché uno parla di espansione, l’altro parla di restrizione. Se uno allarga, l’altro modera.
Trovarli insieme in Acquario non fa che enfatizzare le peculiarità del segno, sia in termini positivi, che in termini negativi, influenzando il nostro cielo personale, ma anche gli assetti mondiali e sociali.
Le risorse dell’Acquario sono la libertà, l’indipendenza, l’originalità, l’anticonformismo, lo spirito collettivo e umanitario, l’innovazione intelligente. Applicare l’Acquario in maniera positiva significa trovare nuovi modi di risolvere i soliti problemi, intraprendere nuove vie verso il futuro, accogliere ciò che è considerato diverso, sviluppare il valore dell’amicizia e lo spirito di collaborazione con gli altri.
Ma che dire dell’ombra acquariana? Il rischio della congiunzione è di creare una dualità di effetti che giocano un pò nella luce e un pò nell’ombra del segno che li ospita. E qui l’effetto potenzialmente negativo è quello di incitare delle rivoluzioni che non hanno alcuna utilità pratica e collettiva. Ribellarsi per il puro gusto di farlo, opporsi alle regole per dare sfogo a un’idealismo inconsistente: irrazionale, superficiale, gregario.
Lasciamo a questa congiunzione la possibilità di stupirci, magari facendo in modo, nel nostro piccolo, di canalizzare l’energia verso gli aspetti benefici dell’Acquario. Questa è una prospettiva che riflette alla perfezione lo spirito collaborativo di questo magnifico passaggio, non vi sembra?
ARTICOLO DI:
Chiara D’Angelo
Astrologa e scrittrice